Immanenza e masturbazione

C'é tutta una serie di modi di masturbarsi che implica una qualche forma di trascendenza o di sacrificio.

Il pattern cristiano della masturbazione consiste nel concepire l'attività sessuale come inscritta in un percorso lineare di fatica in vista di una meta da raggiungere. Si svaluta il presente in vista di una redenzione futura. L'orgasmo come proiezione del paradiso. L'orgasmo come liberazione. L'orgasmo come premio per la sofferenza-fatica. L'orgasmo come fine. Come quando si contraggono i muscoli delle gambe per venire più in fretta.

Poi c'é tutta una forma di alienazione del desiderio nell'immagine, dove l'immagine organizza il desiderio. Per esempio nei video porno o nei fumetti hentai. La struttura narrativa classica parlato-preliminari-penetrazione-orgasmo é il modo in cui chi produce un contenuto (autore) imbriglia e disciplina il desiderio del fruitore: questa parte serve per farti eccitare, é previsto che tu venga tra questa e quest'altra parte, questa inquadratura la metto qui apposta...

Anche l'immaginazione (mischiata o meno all'immagine) é una forma di trascendenza, un proiettarsi in un altrove, nel pensare al corpo della persona conosciuta o meno.

Ecco, a queste forme di trascendenza si può opporre un modo immanente di concepire la masturbazione.

Per immanenza si intende il radicarsi nel presente, il liberarsi dall'idea della meta da raggiungere, della fatica in vista di un obiettivo, dell'altrove, dell'associazione sesso-visualizzazione, dell'orgasmo come fine-delimitatore del da-qui-inizia-il-dopo.

Con i plug anali funziona molto bene. Il corpo diventa una carta di intensità, data dalla variazione delle sensazioni di bruciore-risucchio-resistenza, a seconda del diametro e del collo del plug. Uso celibe della macchina-ano. Il plug come interruzione ludica. L'orgasmo non é più un fine, ma un accidente, che può arrivare anche più volte o non arrivare affatto perché viene messo in secondo piano, rispetto all'intensità del presente. Il godimento anarchico, senza meta o immagine. Magari creare una dinamica con i plug, evitando di inserirli in modo progressivo (ricreando così una linearità). Non contrarre i muscoli, ma lasciar fare e concentrarsi sulle sensazioni immanenti.

Una sessione di questo tipo dura ore e lascia un senso di soddisfazione e appagamento che va avanti per giorni.