Fansly e l'Algoritmo Magico
Ogni tanto capita di frequentare spazi online (blog o subreddit) in cui i content creator di alcune piattaforme nsfw si danno supporto per migliorare le performance in termini di vendite e seguito. Qui prendiamo Fansly come piattaforma di riferimento, ma il discorso può valere anche per OnlyFans o simili.
Nelle discussioni che avvengono in questi spazi compare spesso un'entità mistica: l'Algoritmo. Basta perseverare, seguire la strategia giusta, pubblicare con costanza e prima o poi l'Algoritmo si accorge di te. Ricorda un po' quei rituali delle società arcaiche in cui si compiono dei sacrifici per compiacere una divinità o per placare la sua ira.
Ma che cos'è un algoritmo? È una serie di istruzioni che produce un output a seconda di un input. L'algoritmo di cui si parla in questo contesto è quello che produce il feed della timeline degli utenti. Fansly, nello specifico, ha un motore di ricerca interno e una sezione For You in cui appaiono contenuti che dovrebbero interessare all'utente finale. Sarebbe interessante capire quale sia il criterio di ordinamento dei contenuti. Il problema è che dei passaggi intermedi non si sa nulla! Non sappiamo quando cambiano, da che fattori di input interni ed esterni alla piattaforma siano influenzati, come siano scritte queste fantomatiche funzioni di ordinamento. La visibilità dei contenuti è cruciale per il fatto che i contenuti abbiano successo o meno. Ma non possiamo sapere con certezza quali fattori li rendano più o meno visibili. Si possono solo fare congetture e speculazioni.
Ma nei suddetti ambienti di supporto non c'è spazio per il dubbio: basta lavorare sulla qualità (illuminazione e videocamera), trovare la propria nicchia di mercato e promuoversi dentro e fuori le piattaforme, pubblicando con costanza e utilizzando gli hashtag giusti, e prima o poi si avrà successo: the key is consistency. È una riproposizione del mito del self-made man che trionfa grazie alla sua forza di volontà, alla sua perseveranza e alle sue abilità individuali.
Nel subreddit r/fansly_advice troviamo alcuni post e commenti di Kevin (uno sviluppatore che lavora in Fansly) che è diventato una vera e propria figura di riferimento: è l'interprete dei segnali, l'emissario, il prete della community, colui che si interfaccia direttamente con il Dio Algoritmo. I suoi consigli sono: pubblicare una volta al giorno per FYI video di lunghezza da 8 a 15 secondi, preferire la qualità alla quantità, usare al massimo 10-15 hashtag per post. Ma anche seguendo queste dritte (a dire il vero piuttosto generiche) non c'è nessuna garanzia di successo.
Si possono raccogliere le testimonianze e gli screenshot delle revenues mensili di alcuni creator. Questo permette di farsi un'idea approssimativa di come vadano a loro gli affari. Ma in realtà né Fansly né le altre piattaforme rilasciano dati ufficiali sui guadagni medi e assoluti dei creator.
I siti di sedicenti esperti di marketing e counseling che riportano i dati su quanto si guadagna non citano mai le fonti (oppure le fonti citate puntano a link non funzionanti). Su cosa sono fondate le affermazioni come un nuovo content creator può guadagnare in media da 250 a 500 dollari al mese? Da dove vengono questi numeri? Quanto era grande il campione analizzato? Come sono state raccolte le informazioni?
Le loro analisi sono sbilanciate sul lato dell'offerta: ci si concentra sulla produzione dei contenuti e sulla loro promozione. Se ci si sposta dal lato della domanda sorgono alcuni interrogativi: in base a che parametri sceglie il consumatore? Esiste veramente un mercato per tutti i contenuti creati?
In una certa misura il consumatore avrà gusti (estetica, personalità, kink) che solo in parte un creator potrà soddisfare. I contenuti sono standardizzati solo in una certa misura: prendendo ad esempio due persone con aspetto fisico e carattere diverso, ma con la stessa attrezzatura (illuminazione e telefono), non è affatto detto che possano avere successo entrambe, anche se seguono la stessa strategia! Non si può certo dire che un creator vale l'altro. Bisogna vedere che gusti hanno gli spettatori. Come spiegare altrimenti il fatto che alcuni creator hanno successo, mentre altri si lamentano di non avere alcun subscriber pur avendo seguito tutte le dritte fornite dalla community (comprese quelle del buon Kevin)? Magari nessuno è interessato a vedere proprio loro, o magari l'utente sarebbe disposto a fruire gratis di quei contenuti, ma non a pagare per farlo. La retorica della consistency si palesa in tutta la sua inconsistenza. Non è affatto detto che si riescano a monetizzare i like e le visualizzazioni. C'è differenza tra avere molti follower e avere molti subscriber. Inoltre i like sono pubblici mentre i guadagni no. Non si riesce a capire se ci sia una qualche correlazione.
Il ranking di un creator, cioè il percentile in cui si trova, è definito in base alla posizione degli altri. E' fisiologico che non tutti possano avere successo: non si può essere nel top 1% se non c'è qualcuno nel bottom 99%. C'è effettivamente spazio per tutti i creator? O si è già creata una condizione in cui pochi attori si spartiscono la maggior parte dei profitti, mentre gli altri si contendono le briciole?
Che questa oscurità sulle reali possibilità di guadagno serva in realtà a mantenere attiva l'illusione di potersi arricchire facilmente, conferendo prestigio alla piattaforma e continuando ad alimentarla a proprie spese?
Può esistere veramente una scienza dei social media?